19/09/17

CAMMINARE A LIMA 12-17 giugno 2017



TRE CAMMINATE A LIMA
DALLE ANDE AL MARE COME FOSSIMO GOCCE D'ACQUA
Lima, 12 - 17 giugno 2017 _ PUCP Pontificia Universidad Catolica del Perù
a cura di gruppo di ricerca EMPLAZAR Espacio + Arte + Publico
MAPP - Maestría en Arquitectura y Procesos Proyectuales

Chi perde tempo, guadagna spazio

A-ghost city, Marco Passaro, Esplorazione da porta San Giovanni
Intervista di Valeria Verdolini a Francesco Careri per Associazione Jazzi

L’associazione Jazzi si occupa dell’abitare la natura e del recupero dei percorsi lenti. Nella nostra ricerca abbiamo incontrato il lavoro di “Walkscapes” che ci sembra un ottimo spunto di ricerca e riflessione. Ne parliamo con l’autore, Francesco Careri, docente di Arti Civiche all’Università di Roma Tre. 

Dalla biografia si evince che la tua è una formazione in studi architettonici. Come inizi ad occuparti del camminare?

Gli Uni e gli Altri

articolo scritto in occasione di 
a cura di Giovanni Caudo, Janet Hetman, Annalisa Metta

Case vecchie, case nuove, case di lusso, casermoni, torri, stecche, villettopoli, baraccopoli, zone agricole, industriali, commerciali, ferroviarie, orti urbani, campi arati, campi incolti, parchi, giardini, fiumi, torrenti, rovine antiche, rovine contemporanee, altri tempi, altre epoche, altri abitanti, altre velocità, altre culture, altre abitudini. Compresenti, presenti insieme, ibridi, contaminati, estranei, eterogenei. Uno dopo l’altro, uno di fronte all’altro, uno dentro l’altro, uno sopra all’altro. Già… ma soprattutto, qual è l’Uno e qual è l’Altro? E noi… siamo nell’Uno o nell’Altro? E se siamo nell’Uno, siamo proprio sicuri di saperlo vedere, l’Altro? Siamo certi di saperlo riconoscere il diverso da noi Uni? E di saper accettare il suo voler rimanere Altro, finanche il suo rifiuto di diventare noi? Siamo capaci di non voler assimilare, colonizzare, omologare, pacificare l’Altro? Siamo disposti a non indurlo a diventar semplicemente uno dei tanti Uno?

STALKER / ON : CAMPUS ROM

a cura di Francesco Careri e Lorenzo Romito 
Autodialogo a proposito dell’esperienza condivisa con alcune comunità Rom di Roma insieme a Giulia Fiocca, Aldo Innocenzi, Azzurra Muzzonigro, Camilla Sanguinetti, Ilaria Vasdeki, Giacomo Zanelli e moltissimi altri gagè attratti dal mondo dei Rom
Prefazione di Leonardo Piasere, Postfazione di Piero Vereni

ecco l'introduzione:

di Francesco Careri e Lorenzo Romito

Questo libro raccoglie in forma di autodialogo, ovvero di risposte collettive a domande che avremmo voluto ci fossero state fatte, il racconto del lento processo di avvicinamento alluniverso dei Rom da parte di Stalker/On tra il 1999 e il 2008, proseguito, dopo la crisi e la crasi di Stalker/On avvenuta proprio sul campo di battaglia tra istituzioni e rom, con i percorsi di formazione universitaria e di consapevolezza civile realizzati dal LAC, Laboratorio di Arti Civiche e da PrimaveraRomana, un progetto di cittadinanza creativa.
Un percorso più che decennale di azioni, sperimentazioni, ricerca e formazione sviluppati come un filo dArianna attraverso le tante esperienze e relazioni costruite sul campo. Sono dialoghi dellagire e del pensare nel e tra gli eventi del reale, un pensiero - azione con cui si è cercato di indicare e tracciare delle strade di uscita da una situazione di apartheid intollerabile per qualsiasi Paese che intende dirsi democratico.

PASEAR, DETENERSE


CAMMINARE, FERMARSI è il titolo del mio ultimo libro uscito per l'editore Gustavo Gili, in spagnolo e in portoghese. Spero che prima o poi ci sarà un'edizione italiana. Qui trovate intanto l'introduzione in italiano e un manifesto neobabilonico:

12/03/17

XENEIDE IL DONO DELL'ALTRO / IL VIAGGIO corso di arti civiche 2017

a cura di Stalker e No Working
in collaborazione il con Corso di Arti Civiche

Latini, Troiani, concittadini del mondo intero,

in occasione del Natale di Roma intraprenderemo un viaggio nei meandri del tempo, nelle terre rimosse del Latium Vetus, dalla foce del Numico, mitico approdo di Enea, fino al Monte Cavo, il luogo più sacro agli antichi, profanato oggi dalle mortifere antenne della falsa informazione.
Il fato ci chiama a rimettere in moto le ruote del tempo, a tornare a tessere il filo del destino di Roma, Universale, Ospitale e Meticcia, figlia del Sole e della Luna, Madre di quella umanità a venire che non conoscerà più né confini né guerre.


Viaggeremo in un tempo non lineare dove il passato può aiutarci a illuminare il futuro e il futuro a dar forma al passato: non dimentichiamoci che Saturno, dio del Tempo, chiede rifugio a Giano sul sito dove nascerà Roma per diventare lì il re dell’età dell’Oro, per il cui ritorno Roma viene fondata. Il labirinto, architettura di questo perdersi tra passato e futuro e la danza che ne simboleggia l’attraversamento costituiranno la nostra bussola. Lo scudo sarà la cartografia di un fato da interpretare attraverso l’esperienza del nostro cammino. La nave è lo strumento di un viaggio in un presente che diventa altro per fuggire un tempo ormai consumato e trovar rifugio in un tempo migliore. Il tempo in cui Roma verrà di nuovo fondata da profughi troiani e abitanti latini, sabini, greci etruschi… E chissà chi altro ci sarà.

Dal 21 al 23 aprile saremo in viaggio sulle tracce di Enea,
chiunque è invitato a condividere con noi il cammino.


la mappa della camminata su google maps è qui