18/11/21

è uscito il Libro CIRCO. UN IMMAGINARIO DI CITTÀ OSPITALE

 

CIRCO, acronimo di Casa Irrinunciabile per la Ricreazione Civica e l’Ospitalità, è una ricerca elaborata in seno al Laboratorio di Progettazione Architettonica e Urbana della Laurea Magistrale in Progettazione Urbana del Dipartimento di Architettura di Roma Tre. CIRCO propone un ripensamento degli spazi di accoglienza di migranti, transitanti e popolazioni mobili, a partire dal riuso del patrimonio immobiliare romano abbandonato o sottoutilizzato. Alla base del progetto è la proposta di trasformazione del patrimonio dismesso in una rete metropolitana di condomini interculturali fondati sull’Ospitalità. L’acronimo rimanda esplicitamente all’immaginario del circo: quel luogo colorato, magico, nomade ed estraneo alla città, fiero della sua diversità, universo itinerante che si innesta nei terreni di scarto e dove tutti hanno competenze e risorse da condividere in un progetto comune. L’obiettivo è favorire l’accesso a questi spazi per tutti gli abitanti della città, aprendoli alla costruzione collettiva dell’abitare, di spazi di scambio e socialità.

Il libro è a cura di Laboratorio CIRCO (Francesco Careri, Fabrizio Finucci, Chiara Luchetti, Alberto Marzo, Sara Monaco, Serena Olcuire, Enrico Perini, Maria Rocco), è edito da Bordeaux Edizioni, si può ordinare  QUI

il libro è stato presentato il 12 novembre al Dipartimento di Architettura di Roma TRE. Ne parla l'articolo di Maria Elena Iacovone su Reti Solidali

maggiori info su https://laboratoriocirco.wordpress.com/

23/03/21

Porto Fluviale RecHouse


Insieme a studenti e docenti del Dipartimento di Architettura di Roma TRE abbiamo partecipato alla stesura del progetto Porto Fluviale RecHouse, presentato dal Comune di Roma, insieme ai Progetti di Tor Bella Monaca e di Cardinal Capranica, 
al Bando PINQuA del MIT sulla rigenerazione urbana e di innovazione sulla qualità dell'abitare. 
Al progetto abbiamo lavorato in tanti e in coda al testo troverete tutti i nomi, ma è importante intanto dire che il progetto è stato disegnato attraverso una lunga fase di co-progettazione, che ha visto lavorare insieme la comunità che attualmente occupa lo stabile come Movimento per il Diritto all'Abitare, il Comune di Roma e in particolare l'Assessorato all'Urbanistica, il Municipio VIII, le Università Roma Tre, Luiss e Sapienza, con il sostegno della Regione Lazio, dell'Aeronautica Militare, del Mibact e di molte associazioni cittadine e di quartiere. E' un progetto molto ambizioso che se verrà finanziato e realizzato, come speriamo, potrà fare da apripista per risolvere molte situazioni sospese da anni nella nostra città e non solo. I risultati si sapranno a metà maggio. Di seguito riportiamo alcuni brani dalla relazione del progetto:
 
"Denominazione dell’intervento: Recupero partecipato del patrimonio artistico e sociale dell’immobile vincolato e occupato denominato “Ex - Direzione Magazzini del Commissariato” a Roma.

Descrizione dell’intervento:
L’Ambito della Proposta ha i seguenti obiettivi: recuperare un bene vincolato, rifunzionalizzando un immobile dismesso, senza consumo di suolo e in un'ottica di sostenibilità e densificazione; incrementare il patrimonio di edilizia sociale; ridurre il disagio abitativo con un processo di integrazione sociale di una occupazione abitativa; dotare il quartiere di un nuovo spazio pubblico; utilizzare modalità innovative di gestione; attivare un processo partecipativo; incrementare la “mixité”. L'ambito di intervento è il recupero edilizio e sociale di una ex-caserma a Roma, dichiarata bene di interesse storico-artistico dal Mibact e di proprietà dell'Aeronautica Militare, che la mette a disposizione con la procedura del Federalismo Culturale.


L’edificio è oggetto dal 2003 di un'occupazione abitativa di 56 nuclei familiari provenienti da 13 differenti nazioni, che hanno sviluppato interessanti forme di convivenza interculturale. Il progetto intende mantenere la comunità, già inserita nella vita del quartiere e già attiva nella fase di co-progettazione, attraverso Bando Speciale nel rispetto dei requisiti per l'accesso all'Edilizia Residenziale Pubblica e Avviso di Co-progettazione per gli spazi comuni. La terrazza ospiterà un giardino fotovoltaico, che potrà consentire l'attivazione di una comunità energetica, gestita attraverso il Bim, impiegato nella progettazione e nella gestione della turnazione nel cantiere. 

Il cortile sarà una piazza pubblica aperta al quartiere, attivando insieme all’VIII Municipio di Roma: mercato a Km0; sportello antiviolenza; usi civici e collettivi intergenerazionali e tecnologico-digitali per didattica a distanza e trasferimento tecnologico. Al fine di valorizzare le attività esistenti, saranno implementati gli spazi per l’artigianato, per l’allenamento circense e la danza, la sala da tè e un centro di mobilità sostenibile collegato alla pista ciclabile verso Metro Piramide da realizzare secondo le previsioni del PUMS (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile).

Libro Nomadismo Architettura Ospitalità

 

E' uscito un mio piccolo libro sulla Lectio Magistralis fatta al Museo delle Periferie, nel catalogo delle Bordeaux Edizioni, costa 6 euro e chi vuole lo trova qui. Sono 15 passi con 15 immagini, 15 testi e 15 note di un percorso personale attraverso nomadismo architettura e ospitalità. Spero che vi piaccia. Ecco l'indice:
0­_ Intro ­
1_ Attraverso i Territori Attuali
2_ Planisfero Roma
3_ Laconi
4_ Impronte di passi
5_ Ka
6_ Sonno su tela
7_ Pranzo Boario
8_ New Babylon
9_ Casilino 900
10_ Metropoliz
11_ Porto Fluviale
12_ La Toile de la Folie
13_ Tra le rovine del Contemporaneo
14 _ Cittadinanza Planetaria
15_ CIRCO

"CIRCO, acronimo di Casa Irrinunciabile per la Ricreazione Civica e l’Ospitalità è l’ultima tappa di un lungo percorso di riflessione, teorica e pratica, a cui l’autore si dedica da diversi anni. Una ricerca intorno all’alternativa nomade, direbbe Chatwin, o intorno alla possibilità di abitare in un altro modo il nostro pianeta, direbbe Constant. La tesi di fondo è che l’architettura non nasce sedentaria, ma nasce nomade. Ed è per il naturale spostarsi delle genti erranti, che in tutte le civiltà arcaiche si sono sviluppati quei complessi sistemi di regole culturali che sono alla base dell’ospitalità. Nomadismo e ospitalità hanno dato forma al nostro abitare molto più di quanto pensiamo, e possono ancora aiutarci a cambiare il nostro stile di vita e a trasformare le nostre città."