22/08/14

A Piedi nudi sul G.R.A.

A piedi nudi sul GRA
Una azione comune tra arte e politica
di Francesco Careri (Stalker, LAC_Laboratorio di Arti Civiche Roma Tre)
e Lorenzo Romito (Stalker, Primaveraromana)

Rom(A) after Apartheid

Roma: l’abitare dei Rom dopo l’apartheid dei campi
di Francesco Careri *
Scritto in occasione del Convegno Italia Romanì organizzato dall'Associazione 21 luglio il 3-4-5 Aprile 2014

La seguente relazione ha tre obiettivi principali[1]:
1 - riportare il tema dell’abitare dei Rom dei Sinti e dei Camminanti[2] all’interno dell’abitare di tutti e quindi tra le competenze dell’urbanistica, e non dei servizi sociali e delle prefetture;
2 - far comprendere che il numero dei Rom è estremamente esiguo e che una soluzione alternativa ai campi etnici è più facilmente percorribile di quanto non si creda;
3 - proporre un ventaglio di strade differenziate percorribili da subito.

Glossaire Stopscapes @ ADDITIONALDOCUMENT

Il secondo numero della bellissima rivista on line Additional Document è interamente dedicato al camminare.
c'è anche il mio articolo che segue:


FRANCH AND ENGLISH TEXT ON
http://additionaldocument.org/2/#2/24.4/10.5

Glossaire Stopscapes
di Francesco Careri

Dopo tanto camminare da qualche tempo ho cominciato a riflettere sul fermarsi e su un possibile prossimo libro che potrebbe avere questo titolo: Stopscapes. Il fermarsi come pratica estetica. Cosa produce il fermarsi? Cosa induce a fermarsi? Come si sceglie il luogo in cui fermarsi? Quando arriva il Tempo del fermarsi? Esiste un archetipo del fermarsi? Esistono artisti che del fermarsi fanno la loro pratica poetica? Sono una serie di questioni che avevo affrontato scrivendo Walkscapes e che rimangono ancora aperte soprattutto se le si trasla sulla durata, dalla pausa di un momento del camminare nomade a quello di uno stop prolungato, quasi sedentario. Il camminare sembrava esprimere una natura antiachitettonica e quindi raccontare il camminare in quanto architettura era un concetto che doveva essere costruito e argomentato, nel fermarsi invece la relazione con l’architettura sembrerebbe più facile e diretta: quando ci si ferma nascerebbe l’architettura. Nel prossimo libro vorrei invece provare a prolungare anche nel fermarsi un modo nomade di approcciare al tema.