STALKER/SAVORENGO KER. Dal campo nomadi alla casa di tutti
Savorengo Ker: «la casa di tutti», in lingua Romanés. Una casa immaginata insieme agli abitanti di Casilino 900, storico campo nomadi romani oggi sfollato: un progetto sperimentale di architettura e costruzione partecipata condiviso da Stalker Osservatorio Nomade, le comunità Rom del campo, il Dipartimento di Studi Urbani dell’Università di Roma TRE. Diverrà rapidamente un «caso» sociopolitico, fino al dicembre 2008, quando un rogo cancella la casa di legno. La storia di questa utopia, di questo paziente scambio di parole e identità, viene racconta dai protagonisti.
Per vedere il film C’era una volta Savorengo Ker, produzioni Irida e In Iride Sfoggio 2009, 55′ di Fabrizio Boni e Giorgio de Finis; qui
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