La più recente è il disegno di una bambina del
campo profughi di Idomeni in Grecia, fotografata da Stefano Vallin nel 2016 durante il grande esodo dalla Siria. Il
disegno mostra una figura a braccia aperte e con le mani molto grandi. Intorno
a lei molte persone, anche bambini, affogano. Il mare è in tempesta e un
gommone sgonfio cola a picco. (https://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2016/04/05/news/dalla-guerra-in-siria-al-viaggio-nel-barcone-nei-colori-di-una-bimba-1.13244059)
La seconda è su una roccia di Bohus, nella Svezia meridionale ed è un graffito
dell’età del bronzo in cui tra le barche fuoriesce una figura con le mani
alzate. È stato interpretato come “il dio delle cinque dita”, una divinità
della fertilità che scaccia i demoni dell’inverno e infonde la forza del sole
estivo.
Ma in realtà il contesto in cui è inciso sembra essere piuttosto un ambiente
marino, un approdo dopo una fuga con barche e naufragi. vicino all’uomo con le mani
alzate, ci sono barche con sopra altre figure, una donna priva di braccia e un
bambino che alza una mano con un oggetto, sembrano avvicinarsi a terra lanciando
segnali.
(Ling, Johan and Cornell, Per (2010) 'Rock Art as Secondary Agent? Society and Agency in Bronze Age Bohuslän', Norwegian Archaeological Review, 43: 1, 26-43.)
La terza è incisa su una tazza trovata nel 2009 in frammenti sotto il crollo di una capanna dell’insediamento di Filo Braccio a Filicudi ed è conservata nel Museo archeologico di Lipari. Anche questa ci parla di migrazioni e di naufragi, una grande figura con le mani aperte si erge tra barche che sembrano affondare tra le onde in un arcipelago di isole. Siamo nel Bronzo Antico, circa quattromila anni fa, è probabilmente il più antico esempio di rappresentazione narrativa del Mediterraneo. Per la figura umana è stato fatto riferimento a Proteo, un’arcaica divinità marina, una sorta di Poseidone della prima generazione di dei.
(M.A. Mastelloni, Le isole natanti: le Eolie nella rete di scambi culturali e materiali del Mediterraneo, in Migrazioni e commerci in Sicilia. Modelli del passato come paradigma del presente, Conv. Int. Siracusa 2017, R. Panvini ed., Palermo 2017, pp. 219-244). qui il link al modello tridimensionale della tazza
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