1Km.0 Corviale Social Brand
(Stalker + ma0 + LAC + ati-suffix + ARCò)Corviale nei suoi 30 anni e più di vita è diventato
uno dei “marchi” più affermati in città. Il “Serpentone” è sicuramente secondo al Colosseo,
ma tra le architetture moderne poche altre, come il “Colosseo Quadrato” e la “Macchina da Scrivere”, hanno avuto una etichetta così di successo come il Corviale. D’altronde ciò che conta oggi è avere un marchio: ”bene o male, basta che se ne parli”. Certo il “brand”, la “marca” di Corviale, come si dice a Roma, “ha marcato male”, ha costituito per lungo tempo l’immaginario negativo per eccellenza di ogni periferia, ma, come si sono accorti anche molti dei suoi abitanti, Corviale ha iniziato a cambiar pelle, ad ospitare forme avanzate di cittadinanza attiva che stanno dal basso e sperimentando pratiche di innovazione. Questa proposta progettuale parte da loro, gli abitanti e le forme creative che hanno sperimentato nell’eroico sforzo di abitare Corviale.
A rendere così famoso Corviale, c’è sicuramente la sua dimensione di Gigante, ma ciò che a nostro mantiene viva l’attenzione è proprio la sua caratteristica di edificio paradigmatico di alcune delle principali contraddizioni non solo della modernità di cui è figlio, ma anche della contemporaneità in cui viviamo. Questioni che l’originario progetto ha posto con chiarezza ed affrontato con radicalità, questioni che risultano a tutt’oggi fondamentali e irrisolte, quali: il rapporto tra Locale e Globale, tra Pubblico e Privato, tra Città e Campagna, tra Arte e Società. Tali questioni costituiscono il cuore della sfida da lanciare, un ponte teso tra l’utopistico progetto originario e le azioni e trasformazioni informali operate dai suoi eroici abitanti, una distanza da colmare, tra il progetto originario, la realtà attuale e un possibile, desiderabile, futuro per chi vi abita.Questa distanza può diventare un campo fertile e vibrante di tensione per ricercatori, artisti, imprenditori e progettisti di tutto il mondo richiamati dalla sua eccezionalità.
La nostra proposta progettuale riconosce Corviale come luogo di confronto, di ricerca, di sperimentazione e di formazione, cantiere concreto ed
avanzato delle principali sfide che la città contemporanea deve oggi affrontare.
Proponiamo quindi di riconoscere, valorizzare
e socializzare quella risorsa che è “il marchio”,
dando in gestione il brand Corviale e gli spazi
comuni e pubblici del Piano di Zona a 8 start up
compartecipate dalle realtà sociali e di cittadinanza
presenti sul territorio, da enti, istituzioni e imprese
con cui attivare il “cantiere” di rigenerazione
edilizia ma anche culturale, economica e sociale
di questa grande cattedrale della modernità. Un
processo compartecipato e circolare che trasformi
il Serpentone da linea di confine tra le grandi
contraddizioni della città in un cantiere-scuola per
sperimentare le possibili soluzioni. Un modo per
dar senso all’immagine immeritata di Serpentone,
un Serpentone che impara a crescere mordendosi
la coda.
Liberare il Gigante
Il Gigante è circondato di Lillipuziani che dopoaverlo legato, terrorizzati dalla sua mole, stanno
imparando a scoprirne le qualità, capendo che
non solo non è cattivo ma anzi che, se liberato,
può dar loro una grande mano, con la sua enorme
forza e visibilità. Può infatti attirare l’interesse, le
competenze e le risorse necessarie a rigenerare
se stesso.
C’è quindi da tagliare quelle cime che legano il
gigante a terra e gli impediscono di darsi da fare
per attrarre istituzioni, capitali e innovatori nel dar
manforte a quegli eroi Lillipuziani che hanno iniziato a cambiare Corviale dal basso.
Ciò che non può non esser fatto
Gli abitanti di Corviale hanno chiare e condiviseesigenze che qualsiasi progetto non dovrebbe
deludere:
Dividere l’edificio in condomini verticali: il
fatto di garantire autonomia, intimità e sicurezza
agli abitanti dei singoli corpi scala è un progetto
necessario quanto ovvio. Se ne parla da anni.
Sono tutti d’accordo. Si tratta di dividere i cinque
lotti in 27 autonomi condomini ognuno con un proprio
ascensore ed un accesso diretto da entrambi i lati.
Si avranno cosi dei normali condomini raggiungibili
direttamente dalla strada, come in tutte
le strade urbane che si rispettano, con portoni,
numeri civici, citofoni, un giardino di pertinenza e
forse anche un portiere che ti dice “buongiorno, è
arrivata una lettera per lei!”.
Portare la città sotto casa: oggi si esce dall’edificio,
si prende la macchina e si va in città come
se si scendesse da un’astronave.
Negli spazi liberati dalle cantine al piano terra, nei garages sottostanti e nei corpi scala monumentali si possono inserire quei momenti e situazioni di attrito, capaci di provocare occasioni di incontro e di scambio, come prendersi un caffè, comprare il giornale, incontrare persone nuove o perdere tempo.
Corviale, un serpentone che si morde la coda. Processualità e Circolarità di un Cantiere-Cattedrale di rigenerazione compartecipata.Gli spazi liberati, piano terra, garages e corpi scala monumentali, prima di trovare definitiva funzione saranno gli spazi dove si realizzerà il processo di rigenerazione del Serpentone. Il farsi compartecipato del cantiere disegnerà tali spazi e il loro uso. Il finanziamento verrà utilizzato per attivare le realtà professionali e formative, culturali, economiche e sociali con cui dargli vita.
Le otto start-up
1_Corviale Cambia__Corrisponde all’esigenza di coinvolgere e dar lavoro agli abitanti all’interno dello stesso processo di recupero dell’edificio. Assumerà la forma di cooperativa edile alla cui costituzione hanno diritto di proprietà gli abitanti. Per l’attivazione è previsto un percorso formativo e di praticantato che si occuperà dello smontaggio della prima fascia di pannelli in cemento armato della “gonna” a copertura delle cantine e dei garages, e dei pannelli di tamponamento delle chiostrine. Si occuperà in seguito di realizzare le tamponature con tecniche ecocompatibili e reversibili, in una parola a Km 0.2_Corviale Coltiva__Tende ad integrare gli enti di gestione del parco, le aziende agricole, il mercato contadino, gli orti urbani, la creazione di un gruppo di acquisto, le produzioni alimentari di qualità del territorio, la produzione del compost, dell’argilla, paglia, legna e lana come materiali da costruzione. Il marchio Corviale Coltiva verrà assegnato ai prodotti alimentari nonché ai materiali organici atti alla costruzione bioedilizia.
3_Corviale Accoglie__Favorisce la costituzione
di un consorzio degli imprenditori e degli enti che
si proporranno per la realizzazione e la gestione
delle strutture ricettive e di accoglienza nei cinque
corpi scala monumentali. La liberazione dalle
funzioni di distribuzione della residenza permette
infatti di considerare le cinque scale monumentali
come luoghi ideali alla densificazione di Corviale
con l’innesto di residenze temporanee e speciali,
quali : un hotel, di un ostello, di una residenza per
artisti, uno studentato e un ritiro per anziani. La
start-up gestirà inoltre l’applicazione di un albergo
diffuso corviale attraverso cui ogni inquilino potrà
offrire temporaneamente una stanza del proprio
appartamento.
4 _Corviale Crea__L’arte non è solo un completamento
decorativo del progetto architettonico, ma
un operatività strategica nel disegnare nuove relazioni
e pratiche sociali innovative tra gli abitanti, gli
amministratori, i progettisti e il pubblico. Questa start
up avvia il processo di attivazione del progetto attraverso
due azioni artistiche: Misurarsi con Corviale,
azione di mappatura partecipata delle relazioni, delle
competenze e delle pratiche sociali da mettere
in rete per realizzare il progetto. La cena lunga un
km. grande azione collettiva per dare pubblico avvio
al progetto assieme agli abitanti e invitando tutti i
potenziali partner per la costituzione delle start up.
Questa start-up è un’associazione di associazioni
culturali del territorio che in collaborazione con enti
e fondazioni e musei italiani e stranieri, gestisce un
programma di residenze per artisti all’interno delle
scale monumentali ed un festival d’arte, musica e
teatro che ha luogo negli spazi pubblici e privati nel
complesso Festival delle Arti di Corviale.
5_Corviale conosce__Realizza il Centro Studi
Corviale in collaborazione con i principali enti di
ricerca e formazi\one nazionali ed internazionali.
Uno spazio di ricerca, formazione e progettazione
che offre oltre a Corviale come oggetto di studio
e di cantiere, anche aule e sale conferenze nelle
sale condominiali, residenze per gli studenti in
una delle scale monumentali, un laboratorio permanente
di progettazione che attraverso workshop,
seminari e campi di lavoro, fa partecipare gli
studenti al processo di rigenerazione dell’edificio.
6_Corviale si muove__Si occupa di riorganizzare
insieme all’amministrazione ed alle associazioni
di ciclisti, pedoni ed utenti del trasporto pubblico,
un nuovo assetto della mobilità fondata sulla condivisione
dell’uso delle macchine e delle biciclette
al fine di ridurre costi e tempi di trasporto. Attiverà
una ciclo-officina ed un servizio di car sharing. Si
interfaccerà con l’ATAC per ottimizzare i collegamenti
e studiare la realizzazione di un tram che da Corviale raggiunga la Stazione Trastevere. Si occuperà
dell’attraversabilità pedonale del quartiere
e dei suoi collegamenti con la tenuta dei Massimi
e di una pista ciclabile che lungo il fosso della magliana
raggiunge la linea FM1 e la pista ciclabile
fluviale.
7_Corviale ha cura di sé__Costituisce il sistema
di rete tra le tante associazioni ed enti sportivi e
che si occupano di salute, a tenerla insieme sarà
l’organizzazione dell’evento annuale delle Corvialiadi,
grande evento di sport educazione e solidarietà
che può aver luogo a Corviale vista la vasta
dotazione di impianti sportivi a livello olimpico.
Favorirà inoltre lo sviluppo e l’integrazione delle
strutture sportive e sanitarie.
8_Corviale trasforma__In rete con l’Ama e con
il coordinamento nazionale no waste si occupa
dell’efficienza e della manutenzione del sistema
di recupero reciclaggio, rigenerazione e di produzione
energetica a partire dallo smaltimento dei
materiali di scarto del cantiere Corviale, della organizzazione,
raccolta e smistamento dei rifiuti
urbani, della produzione di compost e biogas di
natura agricola. Si occuperà inoltre della pulizia
delle cantine che verranno demolite. Gestisce un
laboratorio per la rigenerazione di merci dismesse
e un collegato mercatino dell’usato settimanale.
Misurarsi con Corviale
Ammettiamo che questo progetto vinca il concorso, questo gruppo di lavoro interdisciplinare si trasferirà ad abitare a Corviale per tutta la durata dei lavori, condizione necessaria affinché il progetto possa avere luogo. Si aprirà un primo laboratorio per coordinare gli interventi, e per prendere contatto con il quartieredarà avvio con gli abitanti ad una azione artistica, Misurarsi con Corviale, con cui misurare palmo a palmo le relazioni, le esperienze, le competenze, i desideri, le attitudini di chi vorrà condividere la costruzione del progetto, in particolare modo si mapperanno le divisioni in condomini e la disponibilità dei condomini a frasi prototipo del progetto di intervento. Da questa azione emergerà una geografia dei luoghi più fertili e delle persone più disponibili e motivate con cui si può iniziare ad attivare il cantiere partendo con una grande cena collettiva.
Alzargli la gonna
Individuati i luoghi dove sperimentare il progetto, si realizzeranno dei prototipi diversificati con quei condomini che per primi si costituiranno, e si proporranno come sperimentatori dell’operazionearchitettonica “alzargli la gonna”, ossia aprire la fascia di attacco a terra dell’edifico che oggi copre le cantine ed i garages. Si produrrà un completo passaggio trasversale che dalla strada scende verso l’edificio, attraversa un parco lineare di giardini condominiali, giochi e spazi verdi, passa sopra un ponte verso i nuovi ingressi dei condomini, incontra i primi “pionieri” che apriranno le attività negli spazi di ufficio, scende ancora lungo una scalinata verso la nuova via con gli spazi commerciali e di ristoro.
1KM0
Stalker
Arch. Francesco Careri
Arch. Sanne de Vries
Arch. Domenica Fiorini
Arch. Calosa Kadim
Arch. Maria Rocco
Arch. Serena Olcuire
Arch. Emanuele Caporrella
Arch. Andrea Valentini
Arch. Natalia Agati
Ing. Francesco Novelli, strutturista
Dott. Rossella Viola, sociologa
Arch. Francesco Careri
Arch. Lorenzo Romito
ma0 studio d’architettura
Arch. Luca La Torre con
Arch. Aleksandra BudaevaArch. Sanne de Vries
Arch. Domenica Fiorini
Arch. Calosa Kadim
Arco’ – società cooperativa
Arch. Alessio Battistella
Arch. Sara Braschi
Arch. Emanuela Di FeliceArch. Maria Rocco
Arch. Serena Olcuire
Arch. Emanuele Caporrella
Arch. Andrea Valentini
Arch. Natalia Agati
Arch. Olimpia Fiorentino
Ing. Francesco Novelli, strutturista
Dott. Rossella Viola, sociologa
Nessun commento:
Posta un commento